Mario Nanni parla di Nilo Bacherini

Caro Nilo, riprendo qui il dialogo mai interrotto con te ed il tuo lavoro.

Già in altra occasione ti dissi della mia impossibilità a scriverti un testo critico poiché le mie `armi’, come tu sai e da artista puoi ben comprendere, non sono le parole, bensì la materia, il colore e lo spazio.

Pertanto, queste poche righe vogliono solo essere la testimonianza di come io, da artista e da amico, percepisco il tuo lavoro. E voglio iniziare ricordando quanto già ti scrissi: vedo in te un artista autentico, fedele a se stesso, dotato “di una grande sapienza e finezza di segno che nasce e trova le sue origini nei grandi classici toscani”, nella nostra comune terra d’origine. La tua abilità grafica è però interessante perché il tuo non è un segno piatto, un semplice grafismo, ma crea forme che hanno peso e volume, racchiude frammenti di spazio, elemento al quale, come sai, sono particolarmente sensibile visto che il mio lavoro ne è intriso e, spesso e volentieri, vive proprio nello terza dimensione. Devo ora aggiungere che nelle tue opere, al contrario di quanto è avvenuto nelle mie dove ho ben presto abbandonato il realismo per approdare all’astrazione, rimangono chiaramente riconoscibili elementi del reale: figure, og-getti, panorami. La trasfigurazione che tu operi, quindi, non investe il soggetto ma il modo in cui viene raffigurato: attraverso l’uso di un cromatismo onirico, attraverso il gusto di un segno insistente che sfocia anche nell’arabesco, tu trasformi anche i temi tratti dall’attualità in rac-conti personali, in visioni. In tal modo i tuoi sogni’ riescono adandare oltre’, a travalicare il mondo sensoriale che tutti quotidianamente sperimentiamo fino a far vibrare, in chi osserva le tue opere, corde profonde. Anche i cromatismi che prediligi contribuiscono a creare questa sorta di spaesamento ed attivano meccanismi percettivi che vanno al di là dell’intelletto, il tutto pervaso da una partecipazione emotiva profonda.

Emerge in ciò anche il tuo interesse per il sociale e la tua visione dell’arte come ricerca di valori, aspetti che attraversano costantemente il tuo lavoro nel corso del tempo ed anche questo è, a mio avviso, da ascriverti come un merito, poiché il tuo impegno artistico è stato costante, nutrito da un impulso interiore che hai sempre coltivato con interesse e vero im-pegno: non ti sei risparmiato e hai sempre perseguito una tua linea espressiva, rimanendo fedele ai tuoi ideali. P, un aspetto sicuramente apprezzabile del tuo lavoro, al quale bisogna riconoscere una sua precisa identità che lo rende immediatamente riconoscibile.

Al di là dell’amicizia che ci lega e dei rapporti che abbiamo condiviso nel tempo, apprezzo sinceramente la serietà del tuo fare e il tuo essere sempre riuscito a rimanere fedele a te stesso.

Con l’amicizia di sempre.

Mario Nanni

Pittore